
Christian Terlizzi, ora giocatore del Marsala ed ex compagno di Andrea Barzagli al Palermo, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera. Al momento del collegamento c'è anche Mario Alberto Santanta: "Bello avere Mario da compagno perché oltre a tutto è anche una persona splendida. Diciamo che alcuni aneddoti non si possono raccontare perché devono restare tra amici, ricordo che andava troppo forte, ogni tanto faceva il doppio passo e non lo prendevi più"
BARZAGLI - Quella stagione con lui fu fantastica. Tutti i tre anni a Palermo son ostati bellissimi e abbiamo raggiunto obiettivi importanti, mai raggiunti, e siamo rimasti nella storia. Loro poi l'hanno coronata con il Mondiale vinto e Andrea anche se non ha giocato tanto è stato importante, perché anche fuori dal gruppo ti dà molto. E' un ragazzo semplice, educato, che si fa sentire quando è giusto farlo.
CORINI - Ci siamo sentiti la scorsa settimana e ci siamo visti quando è venuto a Palermo. Con molti resti in contatto anche se non ti ci senti spesso, perché poi io non chiamo molto, sono fatto così, però quando qualcuno raggiunge un traguardo è giusto sentirsi perché oltre che compagni sono stati guide per noi giovani.
RINASCITA IN GERMANIA - Lui a Palermo non ha avuto gli ultimi anni felicissimi. Era un punto di riferimento importante e la piazza molto esigente crea pressioni e lui non vuole avere questi rapporti e dare spiegazioni. a lui piace fare il calciatore e andare al campo ad allenarsi bene, perché si allena bene, molto bene, se mi allenavo come lui magari facevo qualcosa in più. All'estero penso abbia trovato la serenità di potersi allenare e giocare liberamente.
GIOCARE CON BARZAGLI - Io ho sempre detto che Andrea in fase difensiva è il più forte con cui abbia giocato. Non lo dico per quello che ha vinto, ma per le qualità che ha. Ha esplosività, intuizione, forte sul colpo di testa. Tecnicamente è un buon giocatore, anche molto intelligente. Io quando ho giocato vicino a lui siamo riusciti a compensarci: lui recuperava in velocità e nella lettura della palla lunga, io ero più bravo in impostazione.
AVVERSARI IN PANCHINA - Non so se ad Andrea piacerebbe fare l'allenatore, a me piacerebbe molto. Soprattutto con i giovani, che ti danno tanto. Andrea deve trovare cosa gli darà entusiasmo, non avrà fretta, è in un grande club e sicuramente troverà la strada migliore.