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Pasqualin: "Ronaldo lo vedo fuori dalla Juve. Pogba può tornare"
22 giu 2021 22:13Altre notizie
© foto di Aurelio Bracco

Claudio Pasqualin è intervenuto a Radio Bianconera, nel corso di “Fuori di Juve”. Tra gli altri argomenti, lo storico procuratore ha parlato del mercato bianconero, della Superlega e di Del Piero.

In casa Juve tiene banco il futuro di Ronaldo. Secondo lei resta o va via?
"Non sarei sorpreso se andasse via. Certo sarebbe difficile trovarne uno così forte. I club che potrebbero prendere Cr7 sono Psg e Manchester United. In ogni caso Cristiano lo vedo più fuori che dentro la Juve”.

Nel caso in cui Cr7 decidesse di andare al Manchester United, c'è la possibilità di un ritorno di Pogba alla Juve o il francese potrebbe di nuovo vestire la maglia bianconera a prescindere dal portoghese?
“Il ritorno di Pogba alla Juve è una sensazione che ho da tempo. Sicuramente si creerà un'asta tra Psg e Real Madrid, lo stesso United proverà a trattenerlo con un'offerta intorno ai 27 milioni annui. Il ragazzo però ha sempre dimostrato disponibilità e apprezzamento per la Juve, quindi non credo abbia cambiato idea. Potrebbe tornare”.

Locatelli a parte, quale potrebbe essere un colpo di mercato della Juventus che possa far sognare i tifosi?
“Stavo per dire la riconferma di Fagioli, ma sembra che io sia qui per illustrare la mia argenteria. Comunque sia, credo ci sia molta curiosità per vederlo con la maglia addosso, qualunque essa sia. Certo Pogba sarebbe un grande colpo”.

Fagioli resterà alla Juve?
“Questo non posso dirlo adesso”.

In generale cosa consiglieresti ai dirigenti della Juve rispetto ad un mercato oggettivamente difficile?
"Le difficoltà le avranno tutti. Il giocatore da Juve è un pezzo raro ed è difficile improvvisare come per esempio ha fatto l'Inter con Calhanoglu. La decisione di Ronaldo sarà chiaramente fondamentale per tutto il mercato. Mi auguro che i dirigenti bianconeri s'inventino una plusvalenza alla Pjanic per poter operare. Del resto sono queste finzioni giuridiche che tengono in piedi con lo sputo le varie baracche del mondo del pallone e permettono di andare avanti. Il timore è che un giorno tutti i nodi vengano al pettine”.

A proposito, nella questione Superlega, i nodi stanno venendo al pettine?
“Mi pare che abbiano azzittito in qualche maniera la Uefa. C'è stato il ricorso al Giudice ordinario che ha diffidato l'organismo presieduto da Ceferin a sanzionare i tre club ribelli. Questo tema negli anni si riproporrà”.

Con i casi Donnarumma e Calhanoglu, andati via a parametro zero, il Milan ha dato un segnale con cui invita il mondo del calcio a rifiutare i ricatti di certi personaggi?
“Io credo di fare un lavoro diverso dai vari Raiola, Mendes e altri. Mi sento ancora di essere un procuratore e la definizione scolastica di questa figura recita: 'è la persona fisica che presta opera di assistenza e consulenza al calciatore, nell'attività diretta alla ricerca e alla stipula del suo miglior contratto'. Storicamente questo professionista stava da una sola parte, quella del calciatore che lo pagava. Poi la Figc si fece scappare di mano la situazione e autorizzò gli agenti ad assistere anche le società. Ora esistono i mediatori che possono esporre tre parcelle: al giocatore, al venditore e al compratore. C'è un palese conflitto d'interessi. Nell'affare Donnarumma, per esempio, cosa c'entra la commissione a Raiola?”.

Tra i tanti calciatori importanti assistiti da Lei in passato c'è Alessandro Del Piero. Crede siano maturi i tempi affinché l'ex simbolo bianconero venga inserito nei quadri dirigenziali della Juve?
“Alessandro è la storia di questa società. Credo che Del Piero sarebbe un ottimo dirigente. Lui se fa una cosa ci mette impegno e ci riesce”.

Redazione Radio Bianconera
Fuori di Juve, con Quintiliano Giampietro e Fabrizio Gerolla. Ospite: Marco Bellinazzo ( Il Sole 24 Ore ), Claudio Pasqualin ( Procuratore Sportivo ). © registrazione di Radio Bianconera