
Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’, è intervenuto l’ex bianconero Alessandro Birindelli: “Sicuramente l’aspetto mentale quando torni dalle Nazionali e da un tour de force così sarà fondamentale. Se hai poche motivazioni a livello di testa fai fatica a riconcentrarti sul campionato. Di solito si prepara sempre un piano B, lavorando sulla testa dei giocatori che sono rimasti e facendo sentire tutti importanti. Chi sarà più bravo ne trarrà beneficio, è impensabile poter schierare giocatori che arrivano dal Sudamerica il venerdì o il sabato mattina, arriveranno sicuramente in condizioni non sufficienti a giocare una partita del genere. Fino a dieci anni fa si diceva che la preparazione in montagna faceva bene, ma alla fine ti trovavi poi a giocare ad agosto con un clima molto diverso. Ci deve essere un adattamento. Sicuramente chi verrà dalla Nazionale nei prossimi giorni non farà un carico di lavoro uguale a chi è rimasto a Torino”.
Su Kean: “Le motivazioni non credo le debba trovare, già il fatto di giocare nella Juventus dovrebbe dargli qualcosa in più. I miei dubbi non sono sotto l’aspetto tecnico e tattico, ma sul quanto lui voglia sacrificarsi e rimanere in questo ambiente. Se è tornato più maturo sono contento perché in quel caso la Juve sarà competitiva anche quest’anno. I grandi campioni per mantenere certi standard devono trovare anche qualcosa in più, affinando il gesto tecnico”.
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